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(4-4-2): Iezzo; Grava, Giubilato, Maldonado, Cupi (48'st Romito); Trotta (36'st Fontana), Montervino, Bogliacino, Capparella; Calaiò, Pià (13'st Sosa). (Gianello, Lacrimini, Montesanto, Amodio). All.: Reja
(4-4-2):
Pinzan; Rizzo (26' Feussi), Lo Monaco, Voria, Ghomsi; Arcadio
(28'st Myrtaj), Bernini, Mezavilla, Diarra; Cellini, Dipasquale.
(Bianchi, Mandorlini, Rizzato, Zagaglioni, Bevilacqua). All.:
Stringara
Cronanca:
Neanche il grande De Filippo immaginava una nottata così
lunga, ma il Napoli si riprende la B (mai persa) con tre giornate
d'anticipo e la dedica tutta ai suoi tifosi (in 60mila circa)
che hanno seguito la squadra per due anni con la filosofia di
non vedere una partita di C ma una partita del Napoli. Impensabile
ancora la serie C per una piazza del genere, che vive il calcio
in modo passionale, viscerale. Il più infernale dei gironi
danteschi è stato superato, possiamo dire C..iao agli angusti
campi di periferia, alla gente dai balconi, alla percentuale sugli
incassi del San Paolo e alle multe nelle tasche della bizzarra
lega del ragionier Macalli, alle dichiarazioni al veleno di quasi
tutti gli avversari, alla scarsa classe arbitrale, e, simpaticamente,
anche ai tanti napoletani di questa terza serie che hanno aspettato
l'azzurro per scatenarsi con prestazione e gol da veri campioni.
Passa in secondo piano la partita, la sensazione è stata
che chiunque avversario fosse uscito dal tunnel del San Paolo
non avrebbe potuto avere scampo contro il miglior Napoli della
stagione, perfetto e a tratti spettacolare. Vittoria, del Napoli
e contemporaneamente del Chieti con il Frosinone, e nello stadio
(non al di fuori assicura il tifo organizzato) può scatenarsi
la festa. Scene d'ordinaria follia con Montervino in mutande
o 'El Pampa' Sosa issarsi sopra la traversa o Reja
sotto la doccia, il tutto sotto le note di "o' surdat nnamurat"
quando pochi minuti prima si temeva il peggio per una interruzione
di pochi minuti vista la Curva B tappezzata da striscioni offensivi
verso il presidente della Figc al quale altri dedicavano malignamente
la promozione.
La partita è tutta nel gol, o meglio, nella freccia numero
17 di Emanuele Calaiò e nella sforbiciata di Capparella
che chiude un match che di fatto non c'è mai stato sebbene
Stringara protesti per larghi tratti della gara per un
penalty inesistente (poco prima del raddoppio di Capparella
l'intervento di Maldonado su Cellini è nettamente
sul pallone) e si mostri contento per una squadra che avrebbe
fatto più degli azzurri. Per il resto, a match andato,
Reja da spazio a Fontana, Romito e Sosa,
calciatori che sulla promozione hanno una grossa fetta di meriti.
La rincorsa per il doppio salto è cominciata. La B al momento
c'è, per altro poi si vedrà.